Le aperture “suicide”
Jan L. Wage, nel libro “Psicologia e tecnica dei colloqui di
vendita” (Franco Angeli, Milano, 1997) considera i pericoli insiti
nelle aperture “suicide”. Wage definisce tali quelle modalità di
contatto iniziali che vanno evitate assolutamente, perché possono
compromettere il buon esito del nostro discorso. Crediamo di poter
fare nostre queste affermazioni che appaiono molto valide non solo
nell’ambito dei colloqui di vendita, ma in tutte le altre
applicazioni della comunicazione. Secondo le affermazioni di Jan L.
Wage sono da evitare atteggiamenti troppo insicuri, o troppo
entusiastici, o troppo aggressivi. Vediamo quale potrebbe essere
l’esordio di un soggetto insicuro: “gentili signori, mi rammarico di
dovervi rubare del tempo prezioso”, oppure: “stasera sono costretto
a chiedervi un po’ del vostro tempo e per questo mi scuso”, o
ancora: “mi dispiace davvero importunarvi ”. Questo genere di
approccio è totalmente sbagliato: il pubblico non prenderà mai sul
serio uno che non ha autostima. Non possiamo pretendere la stima e
il rispetto degli altri se siamo noi i primi a svilire la nostra
personalità.
Ma questo non vuol dire che sia esatto l’estremo opposto. Essere
troppo entusiasti induce gli altri al sospetto. Un’apertura
scoppiettante del tipo: “Buonasera, mi chiamo Mario Bianchi e dopo
la mia relazione avrete tutti le idee molto chiare sul nostro
problema,” non è certamente delle migliori. Ricordate che il
pubblico non è una massa informe, ma possiede una sua precisa
identità e una dignità forte e che gli ingenui pronti ad abboccare
al vostro amo sono sempre più rari. Lo stesso vale per gli approcci
troppo aggressivi del tipo: “Signori e signore è inutile
tergiversare, veniamo al sodo e non facciamo gli ipocriti,”
un’apertura di questo genere indispone immediatamente il pubblico,
giacchè a nessuno fa piacere essere tacciato di ipocrisia senza aver
aperto bocca.
Insomma, si tratta di approcci negativi, “aperture suicide” che
condurranno con molte probabilità al fallimento il vostro rapporto
con il pubblico. |