Le
diverse modalità di comunicazione verbale
Gli esperti usano distinguere diverse forme di comunicazione
verbale. Io ho creduto semplificare in ordine al nostro specifico
obiettivo le classificazioni troppo specialistiche, limitandomi a
distinguere due differenti modalità comunicative che si rendono
necessarie in caso di comunicazione:
1.
“Verticale”: ovvero quando la platea condivide con l’oratore
la medesima formazione socio-culturale.
2.
“Orizzontale”: ovvero quando la platea non condivide una
formazione socio-culturale affine per orientamenti o per spessore.
Ciascuna di queste situazioni comunicative richiede modalità di
esposizione diverse, così come un differente linguaggio. Voglio dire
che se l’oratore è un avvocato e parla ad una platea di colleghi in
tribunale si avrà una situazione di comunicazione verticale,
caratterizzata dal massimo livello teorico di comprensione con il
pubblico. Se l’oratore è sempre lo stesso avvocato ma parla ad un
pubblico di casalinghe senza alcuna cultura forense, si avrà una
situazione di comunicazione orizzontale, caratterizzata da un minimo
livello teorico di comprensione.
Comunque, anche modificando in un simile contesto il vostro
linguaggio e il vostro approccio, potrete riuscire a potenziare il
livello di comprensione teoricamente raggiungibile. Per esempio,
tanto più l’avvocato in questione sarà abile ad “entrare” nel mondo
delle casalinghe in platea, tanto più aumenterà il suo livello di
efficacia comunicativa. Un alto livello teorico di comprensione si
verifica quindi quando la comunicazione procede in senso verticale.
Un basso livello teorico di comprensione si ha quando la
comunicazione procede in orizzontale.
Vedremo poi che esistono ancora altre variabili, interne ed esterne,
tali da incidere in maniera anche sostenuta nella comunicazione
verbale in ordine al relatore e al pubblico. |