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Eloquenza e immaginazione

 

Il parlare in pubblico non è altro che l’espressione della personalità, della cultura, e della sensibilità dell’oratore, è la capacità di sostenere le proprie idee e di essere incisivi nelle  proprie proposte. Un oratore raccoglie dalla sua realtà di vita un’esperienza, è un uomo o una donna che, teoricamente, dovrebbe avere una  sensibilità capace di suscitare nell’uditorio una immaginazione. Dovrebbe riuscire a trasportare nel proprio mondo, verso le proprie idee, la maggior parte possibile dell’uditorio. Questo risultato si può ottenere programmandosi con lucida freddezza, oppure lasciandosi consapevolmente trascinare dalle proprie emozioni. In ambedue i casi si tratta di una manifestazione della vostra personalità e della vostra sensibilità.

Un oratore, anche se occasionale, non deve mai lasciarsi coinvolgere emotivamente dall’uditorio, anzi, l’uditorio deve essere oggetto della sua analisi più lucida e più avanti capiremo perché. Il compito dell’oratore è quello di far vivere agli altri le emozioni nelle parole e non perdersi dentro le emozioni.

Per quanto un discorso possa essere coinvolgente ed emozionante, quindi, non bisogna farsi incarnare dalla sostanza emotiva delle parole. Voglio dire che, se state raccontando la storia di un orfano afgano che dopo essersi perduto per mesi nella guerra ritrova la madre che credeva morta, non potete scoppiare in singhiozzi. Farete in modo invece di lasciar trasparire dalle parole la vostra ansia, il vostro civile dolore, la vostra disapprovazione della guerra.

Il pubblico dovrà sentire che la storia che state raccontando vi ha profondamente colpito e ha raggiunto il vostro cuore ancor prima di quello degli altri.

 

In molte scuole di comunicazione per imparare l’arte di parlare in pubblico si utilizzano specifiche tecniche teatrali e di drammatizzazione, si tratta di metodi che consentono in modo efficace e divertente di fare acquisire ai futuri oratori la fiducia in loro stessi, di fargli recuperare la gestualità, di coordinare il loro tono, proprio come avviene per un attore in teatro. Queste tecniche consentono un più deciso approccio col pubblico se consideriamo che un oratore utilizza molte delle tecniche recitative di un attore, anche se un oratore,  non sarà mai un attore. Le tecniche servono per empatizzare meglio col pubblico, l’empatia è la sensibilità ai sentimenti altrui ed è utilissima per entrare in sintonia con la platea. Ma ricordate che il pubblico si accorge fin troppo presto del livello emotivo del vostro coinvolgimento ed è in grado di comprendere se state giocando con le parole o se state dicendo delle cose sensate. Una eloquenza controllata ed un coinvolgimento emotivo sinceramente orientato a soddisfare il pubblico davanti a voi, sembrano essere le vere armi vincenti della comunicazione verbale. Chi sa influenzare gli altri ha successo! Ciò deriva dalla consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie idee.

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